Ho appena finito di leggere questo libro. È il secondodi una trilogia, il primo era “il probkrydei tre corpi”.

Ho ritrovato gli stessi pregi e difetti:

  • personaggi stereotipati, piatti e dimenticabili, che interagiscono in maniera estremamente “ingessata” con frasi da cartine giapponese anni 80. La maggior parte dei rapporti tra di loro sono direi formali in una maniera strana, ma potrebbe essere una questione culturale. Si nota una certa misoginia. Mi sono ritrovata fare fatica a ricordare quali personaggi ci fossero già nel primo libro, per dire

  • la trama, i problemi affrontati e le trovate per risolverli i colpi di scena, per quanto a volte sembrino stupide e banali, si rivelano di solito di altissimo livello (l’autore ha fatto sicuramente moltissima ricerca), e mi hanno tenuto incollato fino alla fine di quello che è un libro spesso (500 pagine), ma che ho finito velocemente.

Alla fine per me nella fantascienza conta di più il secondo aspetto e il libro è pienamente promosso e non vedo l’ora di concludere la saga

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    6 months ago

    Mi sa che molti la pensano come te, i giudizi sono molto discordanti 😁.

    Il videogioco è secondo me un mezzo narrativo con vari scopi: mostrare il mondo nemico senza mostrarlo veramente, reclutamento, comunicazione tra i “cattivi”. È una trovata per certi versi un po’ infantile per altri abbastanza furba.

    Sul fatto che “chiunque” avrebbe capito la soluzione, beh, è facile dirlo leggendo il titolo del libro 😜

    • vikkio@feddit.it
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      1 year ago

      ahahah è verissimo, telefonatissimo, ma intendo nel mondo del libro lo presentano come un mistero da risolvere, invece pare quasi ovvio. poi non so se mi ricordo benissimo l’ho letto anni fa.