Massimiliano Capitanio, capo dell’AGCOM, l’autorità italiana di regolamentazione delle telecomunicazioni, ritiene che il nuovo sistema di blocco di Internet del Paese garantirà un futuro brillante nella lotta contro i servizi IPTV pirata. Dopo aver ricevuto la notizia che gli operatori pirata stanno rendendo obbligatorio l’uso delle VPN per i loro abbonati, la risposta del capo del blocco italiano è stata sorprendente. “Una notizia positiva”, ha detto Capitanio.
“Secondo: chi usa una VPN non è un utente inconsapevole ma sa di commettere un reato”, continua Capitanio. “E quindi rischia una multa fino a 5.000 euro. E ho la sensazione che ne leggeremo delle belle”.
In ogni caso, i pirati e/o gli utenti di VPN violano la legge italiana e le potenziali conseguenze includono una multa di 5.000 euro. O meglio, sarebbe così, se l’anonimato fornito dalle VPN non fosse in realtà la parte più importante dell’equazione tecnica complessiva.
@poliverso
Esempi ignoranti del fastidio dei blocchi geografici: figlio mezzo giapponese.
- A capodanno la zia gli regala i suoi vecchi giochi Wii, DVD e Blu-ray. Accipuffa, i giochi Wii non vanno sulla Wii italiana, così come i Blu-ray… si salvano i DVD.
- Voglio fargli vedere TV in giapponese, ma i tre streamer principali hanno roba “diversa”: a parte, vabbè, tutte le serie di Star Wars e altre amenità, non ci sono programmi _culturalmente giapponesi_, a meno di usare VPN.
@StellaFangX
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@DigiDavidex
Sì, ma Europa e Giappone, per i DVD, è la stessa. Poi hanno peggiorato ulteriormente…
@poliverso @StellaFangX
Madò che schifo di situazione è stata questa 😅