non lo so e probabilmente non mi interessa.
nulla da eccepire.
ma non stavo parlando della forza lavoro, che nelle partecipate viene considerato come se fosse pubblico.
stavo ragionando su beni e servizi essenziali che non dovrebbero essere controllati da aziende private.
come succede adesso.
ringrazio tutti per lo scambio di messaggi, è stato piacevole.
chiaramente ognuno resterà della sua opinione e io arrabbiato per la situazione ridicola e predatoria che abbiamo in italia.
@SmartWorkersUnion @informapirata @Atena @filobus @eticadigitale
concedo di non generalizzare,
e ci sono sicuramente le eccezioni virtuose,
il percorso generale però è quello.
anche i sindacati, in italia sono diventati dei monopoli.
centri di potere che ormai hanno poco a che fare con la difesa dei lavoratori.
momento,
partecipata non vuol dire pubblica.
pubblica significa che non ci sono attori privati.
alcune partecipate con privati hanno statuti che prevedono guadagni annui del 7% degli investimenti, una cosa simile alle concessioni delle autostrade.
cosa che non dovrebbe essere permessa.
la giustificazione iniziale delle privatizzazioni all’italiana era che le infrastrutture erano fatiscenti, risultato finale: sono esattamente come prima.
in italia è completamente mancato.
si sono creati dei monopoli di fatto, con aumento di prezzi.
il mercato libero ha la tendenza naturale a creare monopoli, è sempre successo.
sono consapevole che le mie sono solo opinioni, il mercato sarà sempre libero solo di nome.
in realtà i prezzi saranno sempre concordati fra i principali operatori e
le aziende pubbliche saranno solo parcheggi per politici.
non inizio neanche una conversazione sui sindacati, in italia, …
il problema della nostra situazione,
è che hanno voluto privatizzare frettolosamente settori che non andavano toccati.
hanno creato dei mostri, divorano profitti quando sono fortunati e soldi pubblici quando sono incapaci.
parcheggi per amici dei politici al potere.
la sanità dovrebbe essere solo pubblica, come la gestione dell’acqua.
servizi e prodotti primari non dovrebbe essere appannaggio dei privati.
il problema è che la politica, in italia, cura gli interessi di imprese private.
per questo le cariche delle imprese pubbliche non dovrebbero essere politiche ma elettive.
mi ero dimenticato della golden share.
allo stato attuale dell’arte, in italia, è un sistema per piazzare amici e conoscenti in quota dei partiti di maggioranza.
non serve ad altro.
ma il punto è esattamente questo,
il profitto è giusto per un’azienda privata.
suo il capitale, suo il rischio e suo il guadagno.
alcuni settori che interagiscono su interessi pubblici, cioè di tutti i cittadini, non dovrebbero essere controllati dai privati, ma controllati dallo stato.
la sanità è uno di questo.
trovo che gli amministratori dovrebbero essere eletti ed essere responsabili delle decisioni prese,
cosa che non succede.
@filobus @informapirata @eticadigitale
le partecipate non sono libero mercato e non sono amministrate dallo stato.
hanno amministratori imposti dalla politica pagati uno sproposito.
agiscono come aziende private quando fanno profitti e come aziende pubbliche se hanno delle perdite.
eni, enel, ferrovie, ecc…
andrebbero tolte dal mercato libero e dalla borsa.
un’azienda pubblica non dovrebbe fare extraprofitti, come è accaduto lo scorso anno, solo perché è quotata in borsa.
è una mia opinione,
alcune cose non dovrebbero essere regolate dal libero mercato.
acqua,
sanità,
istruzione,
infrastrutture,
strade,
ecc…
dovrebbero essere controllate dallo stato, magari con cariche elettive.
il libero mercato, allo stato attuale dell’arte, è predatorio, annienta e sfrutta i cittadini.
spiegato così ha un senso logico,
altrimenti saremmo in un episodio di black mirror.
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@troppacaffeina @[email protected] @libri
con questo vinci facile.