Vignetta controversa su Netanyahu, il Guardian licenzia Steve Bell dopo 40 anni
«È diventato quasi impossibile disegnare qualcosa sul Guardian che riguardi Israele senza venire accusati di antisemitismo»
Il quotidiano britannico: il contratto in scadenza del disegnatore «non è stato rinnovato», ma è chiaro che si tratta di censura.
cc @luttazzi
@giornalismo citiamo @luttazzi anche per un particolare interessante: Bell ha spiegato la citazione di una vignetta del disegnatore americano anni '60 David Levine, che mostrava il presidente Lyndon Johnson con una cicatrice a forma di Vietnam (nel 66, Johnson pochi giorni dopo un intervento di colicistectomia sollevò la maglietta ed espose la cicatrice per mostrarla ai giornalisti). La stessa vignetta su Netanyahu realizzata per il Guardian recava la scritta «omaggio a David Levine».
@macfranc @giornalismo @luttazzi
Stai a vedere che pensavano fosse una perculata del Mercante di Venezia.
@NicholasLaney è esattamente quello che hanno sostenuto i suoi critici
@giornalismo @luttazzi
@macfranc
È un peccato che non lo fosse.
Benché Shylock sia indubbiamente una rappresentazione negativa e razzializzata, la battuta che Netanyahu stia tagliando la libbra di carne dal suo stesso corpo è geniale.
Il fatto che in seguito l’autore non abbia più il contratto aggiunge citazione e ironia.
Quasi un’opera situazionista.
@giornalismo @luttazzi
@NicholasLaney terribilmente grottesco, ma in effetti…
@giornalismo @luttazzi
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